L'ambrosia a Gallarate

Giuseppe Albasser Responsabile del Modulo di allergologia-Divisione Medicina 2 Ospedale S.Antonio Abate Gallarate (VA)

L'ambrosia è una pianta originaria del Nord America che appartiene alla famiglia delle Asteracee o Composite, di cui costituisce uno dei pochi membri anemofili.


La più comune è l'Ambrosia artemisifolia o elatior (short ragweed), molto meno abbondante è l'Ambrosia trifida (giant ragweed). Altre specie di Ambrosia, meno diffuse e meno importanti dal punto di vista allergologico, sono la A.psilostachya o coronopifolia (perennial ragweed), A.tenuifolia (silver ragweed)e la A.marittima (sea ragweed). Quest'ultima è la sola nativa in Europa, da anni segnalata dai botanici, senza peraltro costituire un problema allergologico.


L'Ambrosia é diffusamente presente in Europa centrale (Ungheria, Cecoslovacchia, Austria, Slovenia), in Francia (area di Lione), in Nord Italia (provincie di Varese, Milano, Pavia soprattutto).

L'Ambrosia è una pianta annuale molto invadente, che raggiunge anche 1, 5-2 m. di altezza.
E' una infestante che cresce sulle massicciate ferroviarie, sui bordi stradali ed autostradali, nei terreni incolti, specie nei cantieri edili o dove vi sia stato movimento di terra, ai bordi dei campi seminati;talora infesta le colture di oleaginose (girasole).
Necessita, per il suo sviluppo, di clima caldo e suolo secco e sufficienti precipitazioni durante l'estate. (Dèchamp 1997).
Soffre la competizione con altre colture fitte, come la semina a trifoglio, che può essere utilizzata per impedirne la diffusione.


E' presente generalmente ad altezze non superiori a 400 m. s.l.m.; ogni pianta produce ogni anno da 10 a 100 milioni di granuli pollinici, piccoli e volatili, e fino a 60.000 semi che possono conservare la loro capacità germinativa fino a 30 anni dalla loro caduta al suolo (Jager 2000).
La pollinazione è massima tra la seconda metà del mese di agosto e la prima metà del mese di settembre.
Si ipotizza che la diffusione della Ambrosia nel centro Europa sia la conseguenza della contaminazione di sementi importate dal Nord America; per quanto riguarda il Nord Italia il focolaio iniziale si è sviluppato nelle vicinanze dell'Aeroporto della Malpensa, dove il traffico di derrate inquinate (sementi oppure mangimi per uccelli), associato a condizioni climatiche e ambientali favorevoli (aree agricole dimesse) può avere dato inizio alla propagazione di tale infestante.
La pollinosi da Ambrosia è divenuta rapidamente, nella zona di Gallarate, Busto A., Magenta, Legnano, una delle patologie allergiche più comuni ed impegnative dal punto di vista terapeutico.
Infatti la sintomatologia comporta la presenza di asma bronchiale o asma + rinite nel 41% dei pazienti, di oculorinite nel 58, 5%.
E' caratteristico della allergia ad Ambrosia l'inizio più tardivo rispetto ad altre pollinosi, talora anche in pazienti ultrasessantenni.
I pazienti sono in prevalenza polisensibilizzati, specie a Graminacee, Artemisia, Acari.
I monosensibilizzati sono solo l'8, 4%.


La sintomatologia classicamente è presente dall'ultima settimana di agosto alle prime tre di settembre; vi è buona correlazione tra la massima concentrazione pollinica e la gravità dei sintomi nonché con il consumo di farmaci (Albasser 2000).
La prescrizione di I.T.S. per Ambrosia viene al secondo posto, nel nostro Ambulatorio, dopo quella per acari, a dimostrazione della importanza della sintomatologia asmatico-rinitica.
Nella pollinosi da Ambrosia l'efficacia della I.T.S. è ben documentata: il risultato migliore è consistito in una diminuzione dei sintomi pari al 50-55% (Grammer 1982; Norman 1982; Van Metre 1982; Meriney 1986; Grammer 1987; Iliopoulos 1991; Litwin 1991; Brunet 1992), contro valori del 70-90% per le Graminacee (Ortolani 1984;Bousquet 1990;Dolz 1996).

Il vantaggio dell'I.T.S. rispetto al trattamento farmacologico è la sua efficacia a lungo termine
(Grammer 1984;Norman 1990).
Essenziale per un buon risultato dell'I.T.S. è una dose di mantenimento adeguata, che deve essere compresa tra 6 e 12 mcg della proteina allergenica maggiore.
(Creticos 1989).
E' stata dimostrata una diminuzione, confronto al placebo, dei sintomi asmatici e del consumo di farmaci ed un aumento del PEF
(Mirone, Ortolani 2000).


Nella letteratura l'incidenza delle reazioni sistemiche in corso di I.T.S. per Ambrosia va da nessuna al 97% anche in relazione allo schema utilizzato, al dosaggio massimo utilizzato ed al tipo di estratto: acquoso, polimerizzato, adsorbito su tirosina o Al idrossido (Luigi A.1994; Bousquet 1990).

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