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Tecniche di Campionamento

Il campionamento dei pollini e delle spore aerodiffuse può essere attuato con diverse tecniche. I principi di base su cui si basano queste tecniche sono fondamentalmente tre: deposizione, impatto e suzione.


Si possono dividere i metodi utilizzati secondo questi tre criteri.

TECNICA DELLA DEPOSIZIONE GRAVITAZIONALE
E' stato uno dei primi metodi utilizzati, per la sua semplicità ed economicità. Viene utilizzato, di norma l'apparecchio di Durham, formato da due dischi metallici orizzontali, uno soprastante l'altro, con diametro di circa 20 cm e distanti di circa 10 cm tra loro. Il disco superiore serve solo a proteggere il vetrino campionatore dalla pioggia e dal sole. Sul disco inferiore viene poggiato il vetrino campionatore, con del materiale viscoso sulla sua superficie superiore. Il vetrino viene sostitutito ogni 24 ore.


TECNICA DELL'IMPATTO INERZIALE
Viene utilizzato in questo caso l'apparecchio Rotorod Sampler che è provvisto di due bracci di campionamento a forma di U, della lunghezza di 6 cm. I bracci sono ricoperti di striscie di materiale plastico ricoperto di silicone. Le braccia ruotano ad una velocità di 2.400 giri al minuto e campionano 120 litri di aria al minuto. L'alimentazione dell'apparecchio è fronita da delle batterie. Questo apparecchio può campionare grandi volumi d'aria in breve tempo. Viene utilizzato, in genere, per campionare particelle in quota, tramite un pallone frenato e comandato da terra per via radio.

Con la tecnica dell'impatto inerziale, sono stati impiegati, in passato, anche campionatori individuali (individual pollen collectors), costituiti essenzialmente da un vetrino siliconato, fissato su di un apposito supporto in plastica, che veniva posizionato esternamente sui vestiti del paziente, per circa 24 ore. Questo allo scopo di raccogliere eventuali granuli pollinici, in tutti ambienti (outdoor oppure indoor) in cui il paziente vive, in quei casi di difficile interpretazione della sintomatologia accusata.

TECNICA PER SUZIONE

E' l'apparecchio attualmente più impiegato che utilizza un metodo volumetrico che si avvale del principio dell'impatto per depressione. L'apparecchio è denominato anche "pollen trap" o "spore trap" e si basa sul modello originario di Hirst (1952) Su questo modello sono attualmente commercializzati due campionatori: il Burkard spore trap e il VPPS 2000 Lanzoni.

Questi apparecchi sono dotati di una pompa ad alimentazione elettrica, situata nella parte inferiore dell'apparecchio. La pompa determina il vuoto al suo interno provocando la suzione di un volume noto d'aria attraverso una fenditura di dimensioni fisse. La pompa ha una forza aspirante di 10 litri d'aria al minuto, pari al volume corrente respirata da un soggetto adulto sano a riposo. L'apparecchio presenta una fenditura d'entrata che è sempre posizionata contro vento, grazie ad un'ala direzionale.

L'apparecchio capta particelle provenienti dall'area circostante con un raggio medio di almeno 10 chilometri. Il volume d'aria campionato è di 0,6 x 24= 14,4 m3. L'aria aspirata viene indirizzata su di un tamburo di 345 cm di circonferenza, mosso da un sistema ad orologeria.

Questo ha un'autonomia di sette giorni, muovendosi con una velocità di 2 mm/ora, in modo da far descrivere una rotazione completa al tamburo nel giro di una settimana.

Esistono anche campionatori che possono effettuare il campionamento di una sola giornata.
Sul tamburo rotante, viene posta una striscia di plastica trasparente (nastro melinex) ricoperta da uno stato di silicone in tetracloruro di carbonio.


Al termine del periodo di campionamento (sia esso una settimana o una sola giornata) il tamburo viene rimosso e sostituito con uno nuovo. Il nuovo tamburo viene posizionato in modo che l'inizio del nastro si venga trovare in corrispondenza dell'apertura esterna.

Il nastro del tamburo rimosso viene prelevato con delle pinzette e suddiviso in segmenti di 48 mm ognuno, corrispondenti ai singoli giorni di campionamento.


Si utilizza a tal fine un apposito cutting-block di plexiglas.


E' necessario che l'apertura dell'apparecchio sia sempre pervia e controllare periodicamente, con un flussometro che il flusso d'aria al minuto quello previsto (10 litri d'aria al minuto).
E' pure importante che la distanza tra l'interno dell'apertura e il tamburo rotante sia sempre di 0,5 mm.

Esiste un altro campionatore, basato sulla metodica volumetrica, che è quello di Andersen. Questo apparecchio è utilizzato soprattutto per il campionamento di spore fungine. E' un campionatore che è costituito da una serie di camere con perforazioni di dimensioni decrescenti. Aspira l'aria al volume di 28,3 litri al minuto e presenta un'alta efficienza soprattutto per particelle di dimensioni comprese tra i 5 e i 10 micron.



Più recentemente è stato messo in commercio un campionatore volumetrico portatile (Partrap FA 52), alimentato da batterie, con flusso di circa 10 litri al minuto, identico a quello usato nei campionatori fissi tipo Hirst (Burkard e Lanzoni). L'apparecchio può essere fissato sul tronco del paziente, tramite una cintura ed un'apposita fondina contenitrice. La camera campionatrice contiene un nastro melinex siliconato della superficie di 15,2 mm2. L'aria, entrando nella camera cilindrica di campionamento è soggetta a moto vorticoso in modo che le particelle aerodisperse si vengono a depositare sulle pareti adesive. Terminato il periodo di campionamento (da poche ore a tutto il giorno) il vetrino della camera di campionamento viene rimosso e colorato con fucsina basica glicerinata, per la lettura al microscopio ottico.

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