Renato Ariano
Questo articolo presenta la relazione tenuta dal dr. Renato Ariano al recente Congresso AAIITO tenutosi il 6 maggio in Aosta.Il tema è il controllo degli effetti a lungo termine della immunoterapia specifica nella allergie respiratorie. Sono allegate le diapositive presentate durante la relazione.
EFFICACIA DELL’IMMUNOTERAPIA SPECIFICA CON ALLERGENI A LUNGO TERMINE. QUALI I MIGLIORI PARAMETRI DI CONTROLLO?
L’immunoterapia specifica per rinite ed asma ha da tempo dimostrato la propria efficacia come documentato dalle oramai numerose linee guida e Position Paper.
Se consideriamo i meccanismi sistemici di azione dell’immunoterapia e l'unitarietà immunologica di vie respiratorie è chiaro che questa terapia non è specifica per il tipo di malattia (rinite o asma), quando invece sappiamo che la maggior parte dei pazienti con asma allergica hanno anche rinite e che l'asma è presente in oltre il 30% dei pazienti con rinite. Non esiste specificità neppure per il tipo di somministrazione (sia la sottocutanea sia la sublinguale presentano evidenze di pari efficacia) per cui le differenze che si riscontrano negli studi clinici dipendono solo dall'allergene in causa. Tuttavia non esiste un’omogeneità, negli studi presenti in Letteratura, e l'efficacia dell’immunoterapia è spesso valutata tenendo separate asma e rinite, come si osserva nelle varie meta-analisi, commenti e linee guida. Esiste, in materia, ancora una certa confusione, soprattutto per quello che riguarda l’asma. Ciò nonostante le evidenze di una persistenza degli effetti positivi dell’immunoterapia specifica sono state documentate oramai da numerosi studi controllati e pubblicati su riviste accreditate.
LONG STANDING EFFECT (EFFETTI A LUNGO TERMINE)
Recenti studi hanno dimostrato che l'immunoterapia specifica produce effetti modificanti la malattia che persistono per anni dopo la sospensione. Questo la distingue dagli effetti dei farmaci antiallergici, che non inducono la tolleranza agli allergeni.
Effetti a lungo termine di immunoterapia comprendono
1) una riduzione dei sintomi nasali o bronchiali,
2) una diminuzione del consumo di farmaci sintomatici
3) miglioramento della qualità della vita.
4) Questi vantaggi sono accompagnati da cambiamenti immunologici come l'induzione di anticorpi IgG allergene-specifici con attività inibitoria sulle IgE .
5) Uno studio ha riportato una riduzione nello sviluppo di asma nei bambini con rinite indotta da polline di stagione.
L’immunoterapia con allergeni induce tolleranza clinica ed immunologica come definito dalla persistenza di beneficio clinico e parametri immunologici associati a lungo termine dopo l'interruzione del trattamento.
Questi risultati sono essenzialmente limitati al studi di immunoterapia per via sottocutanea e sublinguale per pollinosi stagionali.
Ulteriori studi sono necessari per affrontare i potenziali effetti clinici a lungo termine per altri allergeni perenni, come gli Acari.
EFFETTI A LUNGA DISTANZA NELLA IMMUNOTERAPIA SOTTOCUTANEA
AUTHOR |
ALLERGEN |
PATIENTS |
DURATION SCIT |
LONG LASTING EFFECT |
MOSBECH (1988) |
Grass |
39 adults |
2.5 years |
6 years |
GRAMMER (1984) |
Ragweed |
63 adults/children |
4 months |
2 years |
HEDLIN (1995) |
Cat/dog |
32 adults/children |
3 years |
5 years |
DES ROCHES (1996) |
Mite |
40 adults |
1- 8 years |
3 years |
ARIANO (1999) |
Parietaria |
35 adults |
3 years |
4 years |
DURHAM (1999) |
Grass |
52 adults |
3-4 years |
3 years |
ENG (2002) |
Grass |
25 children |
3 years |
6 years |
MUSARRA (2010) (studio aperto) |
Parietaria |
29 adults |
3 years |
5 years |
EFFETTI A LUNGA DISTANZA NELLA IMMUNOTERAPIA SUBLINGUALE
AUTHOR |
ALLERGEN |
PATIENTS |
DURATION SCIT |
LONG LASTING EFFECT |
DI RIENZO (2006) |
Mite |
60 |
5 years |
5 years |
ENG (2002) |
Grass |
28 |
3 years |
6 years |
TAHAMILER (2007) |
Mite |
137 |
2-3 years |
3 years |
DURHAM (2010) |
Grass |
308 |
3 years |
1 years |
MAROGNA (2010) |
Mite |
78 |
3 – 5 years |
7 – 5 years |
Solitamente, per quello che riguarda i pazienti asmatici, vengono valutati di solito
Parametri soggettivi:
I sintomi di asma
I giorni senza asma
Il consumo di farmaci
I giorni liberi da farmaci
La qualità della vita (QOL)
Le esacerbazioni asmatiche
Parametri oggettivi :
test di funzionalità polmonare,
test di provocazione bronchiale, specifici e non specifici
l'ossido nitrico esalato
CONCLUSIONI Si può tranquillamente concludere che, malgrado la eterogeneità dei lavori scientifici e i limiti metodologici di alcuni di questi, vi è un abbondante evidenza sperimentale a sostegno dell’efficacia dell’immunoterapia specifica e sulla riduzione dei sintomi e del consumo di farmaci sintomatici, sia nella rinite sia nell’asma. Inoltre, entrambe le vie di sottoministrazione sono efficaci. Anche quando l'asma è l'unica malattia allergica dimostrabile l’immunoterapia può esercitare un effetto benefico. Non sembra che l’immunoterapia possa peggiorare l'asma, mentre l'asma non controllata rimane un fattore di rischio significativo per gli eventi avversi. Esistono evidenze, inoltre, che dimostrano che l’immunoterapia nei rinitici possa diminuire il rischio di evoluzione da rinite ad asma.
Restano ancora alcune questioni da risolvere:
1) la dose ottimale di MANTENIMENTO da usare,
2) la durata del trattamento per ottenere un soddisfacente effetto a lungo termine,
3) quali parametri oggettivi selezionare preferibilmente nella valutazione degli effetti persistenti a lungo.
Renato Ariano
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